Vantaggi della somministrazione sottocutanea rispetto a quella endovenosa di immunoglobuline per la CIDP
I vantaggi della somministrazione sottocutanea rispetto a quella endovenosa di immunoglobuline per la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP) includono:
- Flessibilità e comodità: La somministrazione sottocutanea offre al paziente la possibilità di ricevere il trattamento a domicilio, evitando la necessità di recarsi in ospedale per le infusioni endovenose. Ciò può migliorare la qualità di vita del paziente, consentendogli di gestire il trattamento in modo più flessibile e adattarlo alle proprie esigenze personali e lavorative.
- Minori effetti collaterali: Secondo uno studio riportato su Osservatorio Malattie Rare, le immunoglobuline sottocute hanno mostrato una riduzione del rischio relativo del 28% negli effetti collaterali moderati o sistemici rispetto alle infusioni endovenose.
- Stabilità dei livelli sierici: Le immunoglobuline infuse sottocute hanno una sopravvivenza in circolo più prolungata di quelle infuse endovena, con una capacità di mantenere i livelli sierici stabili più a lungo e una farmacocinetica tipicamente a plateau priva del picco della infusione endovenosa.
- Riduzione della frequenza d’infusione: La somministrazione sottocutanea può richiedere una frequenza di dosaggio più elevata rispetto alla somministrazione endovenosa, ma può offrire una maggiore stabilità dei livelli sierici e una riduzione del rischio di effetti collaterali legati ai picchi plasmatici.
In sintesi, la somministrazione sottocutanea di immunoglobuline per la CIDP offre una maggiore flessibilità e comodità per il paziente, una riduzione del rischio di effetti collaterali e una maggiore stabilità dei livelli sierici rispetto alle infusioni endovenose.
La scelta tra le due modalità dipende dalle esigenze e dalle preferenze del paziente, nonché dalle indicazioni del medico curante.