Patente speciale e patologie: quali malattie richiedono la visita in Commissione Medica

La patente speciale è un documento di guida rilasciato a persone affette da patologie che possono compromettere, in modo parziale o permanente, la capacità di guidare in sicurezza. In questi casi, la normativa italiana prevede un iter specifico con valutazione presso la Commissione Medica Locale (CML).

Ma quali sono le patologie che richiedono la patente speciale? Come viene valutata l’idoneità alla guida? E cosa succede se si omette di comunicare la propria condizione?

In questo articolo analizziamo tutto ciò che bisogna sapere su patente speciale e patologie, per guidare in sicurezza e nel rispetto della legge.


Cos’è la patente speciale?

La patente speciale è una normale patente (categorie AM, A, B, C, D) rilasciata o rinnovata a seguito di una valutazione medico-legale, obbligatoria per chi ha disabilità fisiche, sensoriali o patologie croniche che potrebbero interferire con la guida.

Questa patente può prevedere:

  • Limitazioni (es. guida solo diurna)
  • Prescrizioni (es. veicolo con cambio automatico)
  • Durata ridotta rispetto alla patente ordinaria

Patologie che richiedono la patente speciale

La legge italiana (Codice della Strada, art. 119) prevede l’obbligo di visita in Commissione Medica Locale in presenza di:

🧠 Malattie neurologiche

  • Neuropatie periferiche (es. CIDP, Guillain-Barré, neuropatia diabetica)
  • Sclerosi multipla
  • Morbo di Parkinson
  • Epilessia
  • Ictus con esiti motori o sensoriali

📌 Queste condizioni possono alterare i riflessi, la coordinazione, la forza muscolare e la sensibilità.


🦵 Disabilità motorie

  • Amputazioni agli arti superiori o inferiori
  • Paralisi parziali o totali (paraplegia, tetraplegia)
  • Esiti di fratture gravi o artrosi avanzata
  • Patologie muscolari degenerative (es. distrofie)

La valutazione medica definisce se la persona può guidare con o senza adattamenti al veicolo.


👁️ Patologie visive

  • Grave riduzione del visus (es. glaucoma, retinopatie)
  • Diplopia (visione doppia)
  • Riduzione del campo visivo

Il visus minimo richiesto è 7/10 complessivi con almeno 2/10 nell’occhio peggiore, con o senza correzione.


👂 Patologie uditive

  • Sordità profonda bilaterale

Richiede adattamenti come specchietti retrovisori maggiorati, ma non preclude la guida se i requisiti visivi e cognitivi sono adeguati.


❤️ Patologie cardiovascolari e metaboliche

  • Scompenso cardiaco
  • Aritmie gravi
  • Diabete con complicanze neurologiche o ipoglicemie severe
  • Insufficienza renale avanzata

Valutate caso per caso, soprattutto per il rischio di malori durante la guida.


Iter per ottenere o rinnovare la patente speciale

  1. Visita presso la Commissione Medica Locale (CML)
  2. Presentazione di documentazione medica specialistica aggiornata
  3. Eventuale prova pratica con veicolo adattato
  4. Rilascio o rinnovo della patente con indicazioni specifiche

⏱️ La validità è stabilita dalla CML, spesso inferiore ai 10 anni (da 1 a 5 anni, a seconda della patologia).


Cosa succede se non si segnala la patologia?

Chi omette di comunicare una patologia rilevante rischia:

  • Sospensione o revoca della patente
  • Nullità dell’assicurazione in caso di incidente
  • Conseguenze legali e penali per danni a terzi

È dunque fondamentale informare tempestivamente la Motorizzazione Civile o l’ASL competente in caso di diagnosi di una patologia che incide sulla guida.


Conclusione

La patente speciale è uno strumento di sicurezza, non una limitazione. Permette di guidare in modo autonomo e responsabile, anche in presenza di una patologia. Le persone con disabilità o malattie croniche possono conservare il diritto alla mobilità, purché seguano l’iter previsto dalla legge.

📌 Se hai ricevuto una nuova diagnosi, o la tua condizione è cambiata, rivolgiti al tuo medico e alla Commissione Medica Locale: il tuo diritto alla guida passa dalla tutela della tua salute e della sicurezza stradale.