Patente speciale: cos’è, a chi serve e come ottenerla

La patente speciale è un documento di guida rilasciato a persone con disabilità fisiche, sensoriali o neurologiche che necessitano di valutazioni mediche specifiche e, talvolta, di adattamenti al veicolo per poter guidare in sicurezza. Non si tratta di una “patente di serie B”, ma di uno strumento fondamentale per garantire il diritto alla mobilità e all’autonomia.

In questo articolo vedremo cos’è la patente speciale, chi ne ha bisogno, come si ottiene e quali sono le normative e gli obblighi previsti dalla legge italiana.


Cos’è la patente speciale?

La patente speciale è una normale patente di guida, ma rilasciata o rinnovata dopo una valutazione della Commissione Medica Locale (CML). Può prevedere limitazioni o prescrizioni legate a:

  • Disabilità motorie (es. amputazioni, paraplegia)
  • Disabilità sensoriali (es. deficit visivi o uditivi)
  • Malattie neurologiche (es. neuropatie periferiche, sclerosi multipla, Parkinson)
  • Patologie croniche che influiscono sulla capacità di guida

Questa patente può essere di qualsiasi categoria (AM, A, B, C, D), ma riporta il codice dell’adattamento necessario al veicolo (es. guida con comandi manuali, cambio automatico, acceleratore a sinistra, ecc.).


Chi deve richiederla?

Deve richiedere la patente speciale chi ha una condizione clinica permanente o progressiva che può interferire con la capacità di guidare in sicurezza. Tra i casi più comuni troviamo:

  • Persone con disabilità congenite o acquisite
  • Pazienti con neuropatie (es. CIDP, Guillain-Barré, neuropatia diabetica)
  • Chi ha subito amputazioni o interventi ortopedici invalidanti
  • Soggetti con malattie degenerative del sistema nervoso

📌 Attenzione: chi ha già una patente normale e riceve una diagnosi di disabilità che incide sulla guida ha l’obbligo di segnalarlo alla Motorizzazione Civile, pena la sospensione o revoca della patente e problemi legali in caso di incidenti.


Come si ottiene la patente speciale?

1. Richiesta alla Commissione Medica Locale

La persona interessata deve prenotare una visita presso la CML della propria ASL, presentando:

  • Certificato medico del proprio specialista (neurologo, ortopedico, fisiatra)
  • Documentazione clinica aggiornata
  • Patente in corso di validità (se presente)

2. Valutazione clinica

Durante la visita, la Commissione valuta la capacità psico-fisica alla guida e stabilisce eventuali limitazioni o adattamenti al veicolo.

3. Prova di guida

In alcuni casi viene richiesta una prova pratica su un veicolo adattato. Superata la prova, la patente speciale viene rilasciata o rinnovata.


Quanto dura?

La validità della patente speciale può essere inferiore rispetto a quella ordinaria (di solito da 1 a 5 anni), a seconda del tipo di disabilità e della sua evoluzione. Alla scadenza, è necessario sottoporsi a nuova visita medica presso la CML per il rinnovo.


Adattamenti e limitazioni

La patente speciale può includere codici che indicano:

  • Tipo di adattamento obbligatorio (es. guida con solo braccio sinistro, freno a mano, cambio automatico)
  • Restrizioni alla guida (es. solo di giorno, in ambito urbano, senza rimorchio)
  • Proibizione alla guida professionale in caso di disabilità importanti

Patente speciale e incentivi

Le persone con patente speciale possono accedere a vari benefici:

  • IVA agevolata e detrazioni fiscali sull’acquisto di veicoli adattati
  • Esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione (IPT)
  • Parcheggio riservato e contrassegno disabili (CUDE)

Patente speciale e assicurazione

È fondamentale comunicare all’assicurazione l’uso di una patente speciale e di un veicolo adattato. In caso contrario, la copertura potrebbe non essere valida in caso di incidente.


Conclusione

La patente speciale non è una limitazione, ma uno strumento di inclusione e sicurezza. Permette a migliaia di persone con disabilità o patologie croniche di continuare a guidare, mantenendo la propria indipendenza e qualità di vita.

Il percorso per ottenerla è strutturato e tutelato dalla legge, e con il supporto medico e tecnico adeguato può rappresentare una vera occasione di autonomia.